Anno scolastico all’estero. Un’esperienza a tutto campo
Il mondo è sempre più globalizzato e avere un’esperienza e un’apertura internazionale sarà sempre di più una dote necessaria per raggiungere i propri obiettivi.
Sarà per questo che la scelta di far passare ai propri figli un periodo di studio all’estero durante uno degli anni di scuola superiore è diventata – potendoselo permettere economicamente – una scelta sempre più frequente.
L’anno scolastico all’estero
Passare un lungo periodo di tempo in un paese straniero, andando a scuola con gli studenti del posto utilizzando 24 su 24 una lingua straniera e imparando a conoscere uno stile di vita diverso e a cavarsela da soli.
L’anno scolastico all’estero – ma si può decidere di rimanere anche un solo trimestre o due, è un investimento che paga interessi molto alti.
Per prima cosa si migliora notevolmente la conoscenza di una lingua straniera, quasi sempre l’inglese. Si impara che ci sono modi diversi di studiare e di pensare, si impara ad accettare le differenze. Si fanno amicizie che possono durare una vita e, cosa da non sottovalutare, si comincia a risolvere da soli alcuni problemi pratici quotidiani.
Cosa dice il Ministero dell’Istruzione
L’anno all’estero – lo chiameremo sempre così anche se abbiamo detto che il periodo può essere più breve – è regolamentato dalla nota del Ministero dell’Istruzione numero 834 del 10 aprile 2013 “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale”
http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/09/LINEE-INDIRIZZO-MIUR-MARZO-2013.pdf
Il testo è indirizzato alle scuole italiane e non agli studenti e alle loro famiglie ma è sicuramente un testo da leggere per capire le linee guida del progetto.
Nel regolamento si parla della possibilità di passare un periodo frequentando una scuola all’estero. Il testo parla di periodi dai due mesi all’intero anno scolastico, ma per come sono organizzate le scuole, è bene scegliere almeno un intero trimestre.
Gli anni più adatti a questa esperienza sono il secondo, il terzo e il quarto della scuola superiore. Il primo anno si è ancora troppo giovani e l’impatto con nuovo corso di studi in Italia suggerisce d seguire tranquillamente il programma della scuola italiana per tutto l’anno. L’ultimo anno, quello prima dell’esame di maturità, troppo importante per poter pensare di passarne una parte all’estero.
In pratica, l’anno più scelto è il quarto della scuola superiore italiana.
La nota 843 del Ministero stabilisce che la scuole italiane devono favorire e sostenere la scelta dello studente di passare un periodo di studio all’estero e che devono facilitare il ritorno in classe.
Anno all’estero: durata e periodo giusto
È sempre bene pianificare l’anno all’estero parlando con i professori italiani e stabilendo un percorso che possa rendere più facile il reinserimento nella propria classe alla fine dell’esperienza all’estero.
Famiglie e insegnanti devono decidere insieme la durata ideale (tre, sei, nove mesi); il periodo (dall’inizio della scuola alla vacanze di natale, oppure da gennai a giugno, se non addirittura tutto l’anno scolastico); come mantenere il contatto con i programmi che si svolgeranno nella propria scuola di origine, in Italia; come recuperare il possibile gap una volta ritornati in Italia.
Anno all’estero: chi può farlo.
Ecco i requisiti per poter passare un periodo di studio all’estero.
– Una buona conoscenza della lingua che si parla nel paese scelto, almeno un livello B2.
– Buoni risultati scolastici. Partire e lasciare la propria classe anche se i propri risultati scolastici non sono buoni d solito è una scelta sbagliata.
– La possibilità economica di affrontare una spesa che varia mediamente tra i cinque-seimila euro, per tre mesi passati in una scuola statale con alloggio in famiglia, a oltre ventimila euro per un anno passato a studiare in una scuola privata con alloggio nella residenza della stessa scuola.
Anno all’estero: la borsa di Studio Itaca.
L’aspetto economico è fondamentale e rischia di essere una barriera insormontabile per molte famiglie. Esiste però una borsa di studio, si chiama Itaca, messa a disposizione dall’Inps. Oltre 500 borse per i paesi europei e un numero simile per i paesi extra-europei.
Il Bando per l’anno scolastico 2017-2018 è scaduto il 22 novembre 2016. Per il successivo anno scolastico il bando dovrebbe essere pubblicato a ottobre del 2017.
http://www.inps.it/docallegati//AsteGareEFornitori/iniziativewelfare/formazionewelfaree/borsedistudio/Documents/Bando_concorso_Programma_Itaca_2017-2018.pdf
Circa un migliaio di borse di studio di somme diverse secondo il paese e la durata scelta per l’esperienza all’estero.
I requisiti per richiedere la borsa Itaca
A) Avere conseguito la promozione senza recupero di debiti formativi
nell’anno scolastico 2015/2016;
B) Essere iscritti, all’atto di presentazione della domanda, al secondo o terzo
anno di una scuola secondaria di secondo grado;
C) Non essere in ritardo nella carriera scolastica per più di un anno.
Lingue nel Mondo consiglia l’anno all’estero in Irlanda
Tra i tanti paesi dove poter fare l’esperienza di un periodo di studio all’estero abbiamo scelto l’Irlanda, per tanti motivi.
1. La vicinanza dell’Irlanda all’Italia
Permette di andare a visitare almeno tre o quattro scuole selezionate prima di effettuare la scelta definitiva. Un piccolo investimento in più, ma necessario per poter decidere in piena tranquillità. Questi programmi sono costosi, vedere le scuole con i propri occhi è fondamentale.
Per qualsiasi ragione lo studente all’estero voglia tornare per un breve periodo in Italia o i genitori vogliano andare a trovare figlia o figlio temporaneamente “emigrato” bastano tre ore e poche centinaia di euro pe essere all’aeroporto di Dublino.
2. L’euro.
Italia e Irlanda hanno la stessa moneta, l’euro. Questo vuol dire che il prezzo stabilito oggi per l’intero programma non cambierà domani a causa dell’oscillazione di una valuta diversa dall’euro (sterlina, dollaro…). Su una somma totale di alcune migliaia di euro, l’oscillazione potrebbe pesare molto. Inoltre con l’euro lo studente italiano all’estero sa esattamente il prezzo di qualsiasi cosa comprerà durante la permanenza in Irlanda.
3. Scuole in città, a Dublino.
In generale noi italiani siamo grandi amanti delle città e della vita urbana. Tutte le scuole irlandesi scelte da Lingue nel Mondo sono a Dublino. Una capitale a misura d’uomo con tate cose da afre ma senza gradi distanze da percorrere.
4. Gli Irlandesi.
L’ultimo punto, ma non il per questo il meno importante. Gli irlandesi sono ospitali e socievoli. È facile fare amicizia e praticare l’inglese anche dopo l’orario di scuola. Se si sceglie di vivere in famiglia si farà esperienza del calore e della generosità delle famiglie di Dublino. L’indiscusso feeling e simpatia che c’è tra italiani e irlandesi è un grande punto a favore della scelta dell’Irlanda come destinazione per un programma “Anno all’estero”.
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